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Italia- Belgio sola andata: quando la dichiarazione dei redditi si fa in un click

Ecco come il regolamento eIDAS sta cambiando i servizi pubblici digitali in Europa: qualche anno fa Claudio, italiano residente all’estero, per effettuare la dichiarazione dei redditi avrebbe dovuto sobbarcarsi file, pile di documenti cartacei e forse qualche viaggio aereo. Adesso lo fa semplicemente dal pc collegandosi con la sua identità digitale

Si scrive eIDAS, si legge dichiarazione dei redditi fatta in pochi giorni dal tuo pc, con SPID. Anche se sei all’estero. Anche senza prendere l’aereo per tornare in Italia dal commercialista. Anche senza recarti allo sportello di un Paese straniero e sottoporti a file interminabili. Anche senza compilare pile di documenti cartacei.

Per capire che cos’è eIDAS, il regolamento europeo per il riconoscimento transfrontaliero delle identità digitali, basta ascoltare la storia di Claudio, 30 anni, generazione Erasmus.

Originario della Sicilia, Claudio da due anni vive a Bruxelles.

È luglio inoltrato: sta preparando gli scatoloni perché a breve si trasferirà a Barcellona dove andrà a lavorare per una fondazione che si occupa di progetti europei.

Claudio Cesarano, il protagonista della nostra storia

Le sue giornate sono uno slalom tra un’incombenza burocratica e l’altra.

Non ultima la dichiarazione dei redditi. I termini stanno per scadere e Claudio, con un piede a Bruxelles e con l’altro già a Barcellona, deve sbrigarsi.

“Ero in una situazione kafkiana. In Belgio gli expat possono attivare una particolare tessera che dà loro diritto di accesso a tutti i servizi digitali del Paese, tra cui anche alla dichiarazione dei redditi online. Il problema era che mi avevano ritirato la tessera perché di fatto avevo già trasferito la mia residenza a Barcellona, quindi non potevo più effettuare alcuna operazione”.

Claudio Cesarano

Che fare a quel punto?

Pochi giorni dopo Claudio è già nella sua nuova casa, a pochi passi dalla Rambla. Chiama il call center di assistenza e una gentile operatrice gli suggerisce di fare la dichiarazione dei redditi cartacea.

“Non si preoccupi le spediamo noi i moduli al suo nuovo indirizzo di residenza in Spagna”, lo rassicura in un inglese fluente.

“Aspettavo, ma i moduli non arrivavano e intanto la scadenza si avvicinava”.

Claudio non si dà per vinto. Un pomeriggio si mette a esplorare in lungo e in largo il sito del Governo belga. Gli si presentano mille opzioni, ma nemmeno una percorribile.

“Avevo lo sguardo fisso sulla schermata. Sul sito c’erano diverse modalità di accesso al servizio di dichiarazione dei redditi.

Potevo accedere con l’apposita tessera, ma ormai mi era stata disattivata perché non ero più residente in Belgio.

La pagina del service provider del nodo eIDAS belga

Potevo accedere attraverso una app, ma ero in Spagna e non riuscivo a scaricarla”.

Poi improvvisamente in fondo alla pagina compare un bottone che gli sembra familiare: Sei cittadino europeo? Accedi con la tua identità digitale.

La schermata del Login with eIDAS

Il pensiero di Claudio va subito a Spid, l’identità digitale attivata più per curiosità che per reale bisogno tre anni prima, quando ancora viveva in Italia e aveva cominciato a lavorare per un’associazione che si occupava di promozione dei diritti digitali.

“Appena ho visto il logo di Spid e ho capito che con le mie credenziali potevo accedere al servizio ho tirato un sospiro di sollievo. Ho cliccato sull’icona della bandiera italiana e sono atterrato sul sito italiano del nodo eIDAS. Non mi pareva vero. Questa dichiarazione dei redditi stava diventando un incubo. Ancora qualche giorno e sarebbero scaduti i termini per la presentazione”.

Ecco che la storia prende tutta un’altra piega. Non c’è più bisogno di tenere d’occhio compulsivamente la cassetta della posta, in attesa che si materializzino i moduli inviati da Bruxelles.

Adesso Claudio con un click accede al servizio. Gli viene inviato un codice numerico e dopo poco riesce a completare l’operazione.

Tutto è bene quel che finisce bene.

“Giusto il giorno prima che scadessero i termini sono riuscito a compilare la mia dichiarazione dei redditi. Se dovessi associare una parola a questo servizio direi: semplicità. E anche immediatezza. Sicuramente non burocrazia”.

Login with eIDAS: un passaporto per accedere ai servizi digitali di tutti i Paesi europei

La possibilità di effettuare online la dichiarazione dei redditi è solo uno dei tanti servizi che i Paesi europei aderenti al nodo eIDAS italiano rendono disponibili ai cittadini italiani.

Il nodo è stato realizzato dall’AgID in collaborazione con Infocert S.p.a., Politecnico di Torino, Telecom Italia S.p.a e abilita le PA italiane a rendere accessibili i propri servizi online anche ai cittadini europei tramite le loro rispettive identità elettroniche.

Allo stesso tempo permette ai cittadini italiani dotati di credenziali SPID di accedere ai servizi digitali delle Amministrazioni aderenti alla federazione dei Nodi eIDAS europei, così come previsto dall’omonimo Regolamento.

Il video della Commissione Europea che illustra gli impatti del Regolamento eIDAS

Il Belgio è stato uno dei primi Paesi ad agganciarsi al nodo. Poi è stata la volta di Grecia, Svezia, Estonia, Spagna, Malta, Olanda, Lettonia, Slovenia, Norvegia e Lussemburgo: oggi quasi la metà degli Stati Ue è connesso.

Il processo di adesione è in fase di completamento e quando tutti i Paesi europei lo avranno ultimato ogni cittadino Ue potrà accedere ai servizi pubblici online degli Stati membri semplicemente utilizzando il proprio sistema pubblico d’identità digitale o la Carta d’identità elettronica. Per compilare una dichiarazione dei redditi, pagare una multa, iscriversi all’università anche dall’estero basterà un click. Come ci racconta la storia di Claudio.

Si scrive “eIDAS”, si legge “semplice”.

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