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Fabrizio e gli occhiali di Celeste: come gli appalti innovativi potrebbero cambiare la Pubblica Amministrazione

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a cura del Servizio strategia di procurement e innovazione di mercato di AgID

In occasione del lancio della nuova piattaforma Appaltinnovativi.GOV, vi raccontiamo il percorso avviato da AgID per far sì che storie come questa possano diventare realtà diffusa

Ogni mattina Fabrizio varca le corsie dell’ospedale pediatrico che negli anni è diventato la sua seconda casa. Una vita passata tra medici, infermieri e piccoli degenti.

Fabrizio conosce bene la burocrazia: è un dirigente pubblico e lavora nell’ufficio acquisti dell’ospedale ormai da 30 anni. Mentre s’incammina verso il suo ufficio, come ogni giorno, gli viene incontro Celeste. Fa capolino dietro la porta. “Ciao dottore”, gli dice con quell’inconfondibile sorriso a denti larghi.

Fabrizio s’immagina per un attimo col camice bianco, lui che da sempre ha la fobia del sangue. Alza gli occhi al cielo, sorride, vorrebbe correggerla, ma prevale lo stupore e la tenerezza per quella bambina che fino a poco tempo fa non riusciva a dire neanche una parola e si nascondeva dietro le tende dell’ospedale ogniqualvolta le si avvicinava un estraneo.

Celeste da alcuni mesi sta seguendo un programma di riabilitazione cognitivo comportamentale con la dottoressa Anna. In ospedale sono arrivati degli strani apparecchi: occhiali per la realtà aumentata, così li chiamano.

Questi strumenti sono utilizzati nelle terapie riabilitative rivolte ai bambini con problemi psichiatrici per migliorare le loro abilità relazionali e sociali. Celeste è stata una delle prime a sperimentare la nuova terapia. La dottoressa Anna le fa indossare gli occhiali durante le sedute di riabilitazione e la sottopone a dei piccoli esercizi.

Diavolerie tecnologiche, pensa Fabrizio, da sempre refrattario alle nuove tecnologie. Eppure se quelle “diavolerie” sono entrate in corsia lo si deve in piccola parte anche a lui. “Chi l’avrebbe mai detto che quell’appalto pre commerciale sarebbe andato a buon fine?”, dice fra sé e sé.

Merito del direttore che in più occasioni, invece di affidarsi a procedure tradizionali, ha preferito utilizzare gli appalti innovativi per acquisire nuovi strumenti di cura e servizi, sfidando imprese ed enti di ricerca a progettare soluzioni all’avanguardia.

Ci è voluto del tempo, ma adesso l’ospedale ha nuove strumentazioni e apparecchi basati sulle tecnologie emergenti che aiutano i medici a sviluppare percorsi terapeutici sempre più efficaci.

Fabrizio pensa alla Celeste di alcuni mesi fa: silenziosa e smarrita. Adesso quella stessa bambina sorride. Gli occhiali di realtà aumentata sono diventati i suoi migliori amici. Tanti i passi avanti fatti con la Dottoressa Anna. Oggi le pareti dell’ospedale le appaiono meno grigie, le cose hanno un contorno nitido e le persone parlano la sua stessa lingua. “Ciao dottore”, ripete la bambina come se cantasse una filastrocca. “Ciao Celeste”, risponde Fabrizio, mentre le dà un buffetto sulla guancia e s’incammina verso la sua scrivania. Anche oggi lo attendono nuovi capitolati da scrivere, ma la giornata sembra più leggera.

Appaltinnovativi.GOV: un punto d’incontro per gli innovatori pubblici e privati

Quanti Fabrizio esistono nella Pubblica Amministrazione italiana? Prima di dare avvio al progetto di Appaltinnovativi.GOV, ci siamo posti questa domanda. Esistono pubbliche amministrazioni che bandiscono appalti innovativi con l’obiettivo di rendere i propri servizi e prodotti più moderni ed efficienti?

Sì, esistono e vorremmo fossero sempre di più. Da qui l’idea di creare una piattaforma che valorizzasse le diverse esperienze fin qui realizzate dalle amministrazioni italiane, dando a queste visibilità e mettendole a fattor comune a beneficio di tutti: delle stesse PA, delle imprese e anche degli utenti finali, i cittadini.

Ma che cos’è Appaltinnovativi.GOV? E soprattutto qual è la sua utilità? Appaltinnovativi.GOV è la prima piattaforma nazionale che raccoglie notizie e aggiornamenti sui fabbisogni d’innovazione, sulle consultazioni di mercato e sulle gare d’appalto innovative indette dalle Pubbliche amministrazioni italiane.

Video di presentazione del portale Appaltinnovativi.GOV realizzato da Agid

La piattaforma nasce come vetrina ma ambisce a diventare molto di più: un punto d’incontro tra innovatori pubblici e privati.

L’abbiamo presentata per la prima volta a Roma, nella sua versione beta, durante l’evento “Facciamo appalti d’innovazione: un laboratorio per PA, ricerca e mercato”, organizzato il 12 dicembre insieme a Confindustria e Conferenza delle Regioni e Province autonome e Itaca.

Video dell’evento organizzato a Roma il 12 dicembre 2018 con le interviste dei protagonisti

La giornata ha segnato l’inizio di un percorso, già delineato nel protocollo d’intesa siglato la scorsa estate con Confindustria, Conferenza Regioni e Itaca, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e l’utilizzo di queste procedure che rappresentano un’opportunità di crescita per PA, imprese e centri di ricerca.

Immagini dell’evento “Facciamo appalti d’innovazione: un laboratorio per PA, imprese e ricerca” organizzato da AGID presso Confindustria il 12 dicembre 2018

Tramite gli appalti innovativi, la PA rivoluziona il suo approccio verso l’acquisto di prodotti e servizi, sfidando il mercato a rispondere in maniera creativa e innovativa ai suoi fabbisogni.

Attraverso tali procedure le amministrazioni non si limitano ad acquistare prodotti e servizi già esistenti, ma lasciano agli operatori economici la libertà di proporre risposte differenti e multidisciplinari alle proprie richieste, valorizzando così competenze e professionalità.

Questo meccanismo:

  • da un lato consente alla PA d’innovare i suoi strumenti e servizi tramite procedure d’acquisto più agili e flessibili e permette di agevolare l’ingresso nelle scuole, nelle città e negli ospedali delle tecnologie emergenti come Intelligenza artificiale, realtà aumentata, Internet delle Cose e Blockchain;
  • dall’altro accelera l’innovazione di mercato attraverso la spesa pubblica, contribuendo a finanziare le attività di ricerca e sviluppo delle imprese private, ma anche delle università.
L’editoriale di Luca De Biase pubblicato su Nova24 de IlSole 24 Ore il 16 dicembre 2018

Scenario da libro dei sogni? No, si tratta di qualcosa di estremamente concreto.

Ad oggi l’Italia è uno dei Paesi leader in Europa nell’implementazione degli appalti pre-commerciali (PCP).

Ingenti risorse sono stanziate nell’ambito dei programmi operativi nazionali e regionali 2014–20 e dei programmi comunitari, come Horizon 2020, per favorire l’utilizzo degli appalti innovativi nelle pubbliche amministrazioni.

Per il biennio 2018–20 le amministrazioni hanno ancora a disposizione quasi 300 milioni da spendere per l’avvio di queste procedure. A queste risorse di aggiungono gli ulteriori 50 milioni previsti dal recente decreto del Ministero dello Sviluppo economico integrabili anche con fondi Ue e destinati ai bandi di domanda pubblica intelligente (appalti d’innovazione/pre commerciali).

Gli ambiti di applicazione del procurement innovativo possono essere tra i più svariati. Nella nostra storia parliamo della sanità, ma queste procedure potrebbero avere un impatto positivo anche nel comparto della mobilità, dall’energia, della sicurezza, con vantaggi concreti e tangibili per i cittadini.

La piattaforma Appaltinnovativi.GOV rientra tra le iniziative avviate da Agid proprio per supportare le PA nell’utilizzo delle procedure di gara innovative, affinché storie come quella di Fabrizio e Celeste possano diventare sempre più realtà.

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